Ho iniziato a fare teatro più di quattro anni fa da allora mi sono appassionato, per me il teatro è un hobby: non lo faccio per professione ma, mi permette di staccare da quello che faccio di professione e dedicarmi a una cosa totalmente diversa e molto divertente.
Per me questi anni di teatro hanno significato molto, sono riuscito a superare molti blocchi che avevo, nella mia scuola di teatro, il teatro della verità, ho trovato delle persone meravigliose, che mi hanno fatto appassionare al teatro. All’inizio non ero molto convinto ma poi nella mia scuola di teatro ho trovato un ambiente molto accogliente dove andare davvero molto volentieri ogni settimana, poi l’emozione indescrivibile di salire sul palco e di fare un vero spettacolo teatrale mi hanno convinto ad andare avanti e proseguire. Ho iniziato anche ad andare a teatro molto più spesso, prima ci andavo raramente.
Poi è arrivata l’emergenza sanitaria e la quarantena, da quando è iniziata nulla è più come prima, ma l’attività che più è stata colpita e che mi manca maggiormente è sicuramente fare teatro. Questo mi ha lasciato un senso di vuoto profondo: il non poterlo più fare, non vedere più i miei compagni di teatro, non solo quando facevamo lezione ma, anche tutto ciò che per così dire gli gira intorno, gli spettacoli teatrali: al momento i teatri sono chiusi e non si sa quando riapriranno, le partite di calcetto che organizzavamo assieme, le feste… Tutto questo mondo è sparito.
È difficile descrivere l’importanza di questo mondo anche perché molti dei suoi benefici sono difficili da vedere direttamente ed apparentemente può sembrare “superfluo” ma, noi non siamo delle macchine, non si può solo lavorare.
Questo hobby mi ha dato dei benefici anche al di fuori del puro svago: dal punto di vista lavorativo sono meno stressato e più efficiente, mi ha permesso di fare nuove conoscenze, di fare cose che prima non avrei mai potuto fare perché non avevo né gli strumenti né lo spirito per farle.
Se tutto questo sparisse una volta tornata la normalità e purtroppo, questo rischio c’è, per me sarebbe un danno incalcolabile sarei davvero molto triste, perderei una parte di me, non mi sentirei neanche di dire che la normalità sia tornata davvero, perderei una delle cose che mi piace fare di più e di questo sono davvero molto preoccupato.
Davide Spiniella
Allievo Corso teatrale Avanzati