Non importa se non posso andare al cinema, ho pensato, se per un po’ non ci saranno più concerti, spettacoli o lezioni di teatro, la salute delle persone è più importante; la quarantena e il distanziamento sociale tutelano la nostra salute e in questo momento sono fondamentali. Eppure, importa. Continua ad importare ogni giorno di più quel qualcosa che sosteneva la mia forza interiore, quello spirito vitale che sa darci più spinta di un integratore contro i malanni invernali.
Mi mancano gli scambi artistici che creano connessioni invisibili tra le persone, quella vicinanza capace di ricaricarci, di superare la solitudine. Mi manca quel conforto che riscalda quando tutti insieme si condivide un momento di arte, ci si lascia finalmente andare.
Ho cercato di convincermi che non importa, che possono comunque leggere e magari riprendere a scrivere i miei racconti, le mie poesie. Ma cosa scriverò se non posso osare, se non posso respirare un po’ di arte viva, se non posso mettere in gioco me stessa come ho fatto quando ho deciso di iscrivermi a un corso di teatro, in cui c’è spazio per ritrovarsi, giocare e andare per tentativi senza troppa paura di sbagliare.
Non vorrei per nessun motivo mettere a rischio qualcuno o me stessa per continuare a svolgere tutte queste bellissime attività, se ciò non è possibile, ma che nessuno dica che non importa, che tutto questo non serve, è triste sentire usare la parola inutile in riferimento a tanto valore. Le lezioni di teatro sono spazio di libertà. Tutto questo è la nostra libertà, libertà di comunicazione e condivisione profonda. E mi manca, come quando capita di sentire una nostalgia, dolce ma pungente, della persona amata o di quella città lontana in cui hai vissuto attimi bellissimi, di crescita, follia e tenerezza e in cui ora non vivi più e non sai quando potrai tornarci.
Maria Teresa Cogliandro
Allieva Corso teatrale Base