Teatro della Verità.
Verità, è questo il termine che mi ha fatalmente attratta. Ho cercato di comprendere cosa significasse per me durante il lavoro svolto assieme. In fondo in fondo, sapevo in che cosa consistesse, ma poi eccolo questo significato: esplodere nell’etimo greco della parola. Verità ovvero aleteia ovvero svelamento, il non stare nascosto delle cose. Ecco cosa ho inteso, cercato, provato ad agire nel corso del nostro lavoro. Me stessa per intero, mi sono svelata senza gli infingimenti della vita di tutti i giorni, dove è la legge dello stare al mondo nella maniera più prudente a dettarti cosa puoi fare, dire, financo permetterti di sentire… e un bel giorno l’ho scoperto questo luogo dove puoi finalmente permetterti la verità di un respiro a pieni polmoni, della gioia e delle lacrime trattenute per falso pudore, la spinta dell’amore che non sei riuscito ancora a dare. Puoi condividere il sentimento di un compagno di lavoro che nella tua gioia e nelle tue lacrime si è riconosciuto alla stessa maniera in cui ti sei riconosciuto tu nelle sua gioia e nelle sue lacrime.
La verità del teatro è in quello spazio dove possiamo sentirci echeggiare l’uno nell’altro, mettendo assieme capacità, forza espressiva, desiderio di comunità di tutti ma anche la fragilità e il timore che ognuno di noi ha di sé stesso e che grazie alla fiducia degli altri può mostrare e superare.
Possiamo fare del nostro meglio e del nostro peggio senza giudicarci, cercando di mettere a frutto tutto allo stesso modo rendendoci così più folli e più saggi, e costruendo quella bellezza che permette di buttare via i panni consunti e stantii che la vita di tutti i giorni troppo spesso ci costringe a indossare.
Ormai questo luogo l’abbiamo scoperto. Ora dobbiamo avere pazienza, aspettare, ma questo luogo nessuno potrà più togliercelo. Risaliremo sul palcoscenico della verità. Ci risaliremo presto….
Valentina Giamundo
Allieva Corso teatrale Base